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Come aiutare?
La sua famiglia e i suoi amici non sanno come aiutarlo, ma lui ha trovato qualcosa sul web: un'applicazione mobile che guida le persone nella gestione degli attacchi di panico.
Alex, è una persona di 27 anni, soffre di attacchi di panico e fatica a gestire questa condizione perché lo colpisce in situazioni imprevedibili. Non sa come gestirle, dal momento che non ha mai sperimentato attacchi di panico negli anni precedenti.
La sua famiglia e i suoi amici non sanno come aiutarlo, ma lui ha trovato qualcosa sul web: un'applicazione mobile che guida le persone nella gestione degli attacchi di panico.
Consentire ad Alex di gestire gli attacchi di panico attraverso una soluzione digitale disponibile per dispositivi mobili.
Progettare per una problematica come quella degli attacchi di panico, presuppone lo studio degli interventi in psicologia.
Per colmare questa conoscenza, si è deciso di rivolegersi a dottorandi in Neuropsicologia e Psicologia Clinica, oltre a fare riferimento alla bibliografia esistente.
Ciò ha fondamentalmente guidato l'intero design process, diventando di fatto il fulcro dello sviluppo dell'app mobile proposta.
"In Europa, per la cura degli attacchi e del disturbo da panico si prendono come punto di riferimento le linee guida del NICE, secondo le quali gli interventi che hanno dato prova di efficacia mantenendo nel tempo i risultati sono, in ordine decrescente, la terapia psicologica, l’intervento farmacologico e l’auto-aiuto."
(Michela Gallo, 5 Giugno 2022)
Tralasciando l'intervento farmacologico che per ovvi motivi non può essere preso in considerazione nello sviluppo dell'app, gli altri interventi invece potrebbero risultare di rilevante importanza nella gestione degli attacchi di panico:
L'auto-aiuto e la terapia psicologica.
Nel primo caso l'app offre l'opportunità di esercitare tecniche di rilassamento, nel secondo caso consente di prendere appuntamento con uno psicologo.
Sempre grazie alle guidelines del NICE inoltre è stata pensata un'area dell'app in grado di contenere l'attacco di panico.
Sin dalle prime ricerche sui due maggiori store di applicazioni per smartphone si è evinto che ricercando le parole “attacchi di panico” o "mental health" sono presenti numerose applicazioni.
Le applicazioni in questione sono molto omogenee e propongono infatti diverse tecniche di rilassamento spesso accompagnate da audio ed immagini. Nessuna di esse però proponeva una funzione per contenere l'attacco di panico o interfacciarsi con uno psicologo.
Scenario futuro, potrebbe essere l'uso di wereables per la gestione degli episodi critici e per la prevenzione.
Collaborare con la ricerca in psicologia per trovare predittori dell'attacco di panico aiutando gli utenti nella gestione.